Si è da qualche giorno conclusa la Milano Fashion Week dedicata alla moda maschile, una quattro giorni incentrata sulle collezioni per lui per il prossimo autunno-inverno 2014 2015.
La rassegna milanese quest'anno ha visto ben 71 differenti collezioni, ripartite in 39 sfilate, e 28 presentazioni inaugurate dal marchio Corneliani, subito seguito dalla collezione Ermenegildo Zegna disegnata da Stefano Pilati e dallo stilista svizzero esordiente Julian Zigerli.
Tra location insolite (la casa del Manzoni) e nomi blasonati del mondo della moda, da Dolce e Gabbana a Giorgio Armani, da Roberto Cavalli a Trussardi, ciò che è stato esaltato nel corso del più prestigioso evento dell’anno è stata l'artiginalità e il made in Italy.
Una ricerca attenta e accurata dei materiali, un richiamo agli anni ’60 di Andy Warhol, pattern geometrici, miscele di texture, sfumature di colori, l'intramontabile nero ed i colori pastello. E poi stampe animalier e decorate, pellami pregiati, tessuti tecnici e pellicce reversibili, l'uomo disegnato dagli stilisti sarà tutto fuorchè banale.
L'uomo proposto da Sergio Corneliani "è un dandy contemporaneo - come ha spiegato lo stesso stilista - che si spoglia dai dettagli eccentrici e sceglie il minimal".
Il leitmotiv è la cravatta nera su camicia bianca e il tartan verde-blu, su un lord quasi austero che ama i dettagli ma non ostenta.
Colori prediletti il blu scuro, il nero, il grigio e un tocco di verde muschio.
Dolce e Gabbana si sono invece ispirati ai re Normanni della Sicilia Medievale. "Oggi viviamo in una specie di Medioevo, siamo come allora - hanno spiegato i due stilisti - in un passaggio epocale, ma di quel periodo ci piace l'aspetto mentalmente più aperto, rappresentato da Federico II".
T-shirt di montone rivoltato e stampato con i ritratti dei re nordici diventati dinastia siciliana, forme ampie e diritte delle casacche quasi medievali, ossidate, ricamate, borchiate. Una collezione austera e ricercata ispirata dall'architettura di chiese e palazzi normanni.
Completi aderentissimi, giacche doppiopetto, maglioni larghi portati con i passamontagna di lana che sembrano cappucci di un armatura.
E poi guanti ricamati, anfibi gioiello ma anche sneakers colorate per restare pur sempre al passo con i tempi.
FENIA DI PIETRO
Commenti
Posta un commento