Mentre sorseggio il primo caffè della lunga serie di caffè della mia giornata sono assalita da uno di quei dilemmi che il più delle volte rimangono senza risposta: perché ci innamoriamo delle persone sbagliate?
Sarà forse masochismo il nostro? Io credo che questa sarebbe una visione troppo semplicistica della questione, in realtà penso che questo nostro modo di fare dipenda essenzialmente da una scarsa conoscenza di noi stessi, il più delle volte la tanto predicata persona giusta, quella delle favole, delle nostre favole, in realtà non esiste veramente, tra tante persone che incontreremo nella nostra vita possiamo trovarci dinnanzi alla persona virtualmente giusta per noi ma semplicemente non ce ne accorgiamo, magari non è quello il momento e non la riconosciamo perché in primis non conosciamo noi stessi e quindi per una sorta di masochismo o inconscia manovra di autosabotaggio finiamo per infatuarci delle persone sbagliate, quelle che in realtà non possono darci nulla in termini umani, troviamo una via impervia fatta di sofferenza e tristezza e già sappiamo dall'inizio che non ci sarà futuro e forse è proprio questo l'unico motivo per cui decidiamo di intraprenderla, perché sappiamo da subito che non ci sarà un lieto fine ed è quello che in quel momento inconsciamente vogliamo. Finché continueremo a cercare noi stessi negli altri nulla mai funzionerà veramente, probabilmente incontreremo persone senza alcun senso, ma come possiamo mai relazionarci a qualcuno se non siamo in grado di vivere bene con noi stessi? se non ci apprezziamo, non ci conosciamo, non abbiamo ben chiari i nostri obiettivi e sogni?
Conosco 30enni e 40enni che hanno messo al primo posto nella loro vita la ricerca di una persona da amare e da cui essere amati. Mi domando come si possa vivere così in questa perenne ricerca, come si faccia ad anteporre tutto questo a se stessi e alla propria realizzazione, ci fanno credere che ci manchi la nostra metà ma in realtà nasciamo già "interi" e non ci manca nessuna metà.
La strada giusta per evitare tutta questa sofferenza è forse proprio quella di imparare a conoscere meglio chi siamo veramente, solo capendo veramente noi stessi e il nostro valore potremo finalmente relazionarci al meglio con gli altri.
Ricordate sempre di mettere in ogni cosa al centro voi, la chiave di tutto è quella, gli altri sono solo uno specchio in cui proiettiamo noi stessi. Ricominciate da voi, a ricostruire ogni pezzo della vostra vita, ogni cosa magicamente troverà finalmente la sua collocazione.
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