Il Narcisismo Digitale e la conseguente Patologia del "mi piace" ha contagiato il 79% delle persone che usano i social. Che si tratti di Instagram, Tik Tok o Facebook, non importa. L'importante è veder crescere il proprio Ego a discapito di persone attive sul web che dispensano "👍LIKE". Questa patologia è comune, non solo nella fascia giovanile ma bensì anche fra gli adulti, rispettivamente tra i 30-45 anni.
Ci sono persone che decidono di rendere il proprio profilo PRIVATO, rendendo visibile le proprie foto e video esclusivamente per la cerchia di amici, parenti e colleghi di lavoro. In questi profili questa patologia è inesistente, per quanto riguarda il continuo ricercare dei "mi piace". Pur esistendo un narcisismo basale nel condividere solo il bello della propria vita. Le persone che prendono questa decisione non vivono per qualche like in più sotto le proprie foto.
Decisamente diverso è il discorso del Narcisismo Digitale per le persone affette dalla Patologia di "Dorian Gray". Attualmente, l'autostima è direttamente proporzionale al numero dei like che si hanno sotto i post.
Molte persone naturalmente negheranno questa loro Psicosi da "mi piace". Sono le stesse persone che passano del tempo a modificare le proprie foto prima di pubblicarle. App per modificare se stessi, filtri e altre diavolerie per far risplendere il proprio Ego di una bellezza falsa, illusoria.
La Patologia di "Dorian Gray" colpisce di più le donne. Donne che per pubblicare 1 foto ne scattano almeno 20 per scegliere la posizione migliore, nella quale si notano di meno i difetti e si esaltano le proprie qualità estetiche. Vengono in aiuto i migliaia di filtri e App che stravolgono totalmente la fisionomia delle persone. Dal vivo poi si torna alla dura realtà.
Il continuo colmare una perfezione esteriore, per nascondere una interiorità marcia. Puntare all'esteriorità in mancanza di contenuti. Persone che si vedono brutte, si sentono sole, che per qualche complimento o dei like si sentono "realizzate e rincuorate".
Ci sono profili finti aziendali, che sponsorizzano cosmetici o accessori che adescano uomini e donne ricoprendoli di complimenti con il solito "copia e incolla", per indurre le persone deboli a comprare nei loro siti, con la promessa di pubblicare una loro foto.
Queste attenzioni fanno sentire importanti questi soggetti deboli ma gli Influencer veri sono altri. Le vere bellezze del web sono altre difatti.
Ecco spiegato il boom di ragazze e soprattutto il 95% delle Influencer che mostrano il lato B neanche fosse un catalogo di Intimissimi o Yamamay...o più comunemente riviste soft-porno. Non avendo nulla da condividere con il mondo, resta solo da postare una foto alle Maldive con il ricco di turno, naturalmente con il costume invisibile sponsorizzato dal super Brand per la modica cifra di 50.000euro.
O più semplicemente ricorrere all'interscambio dei like. Mettere mi piace a tutti gli amici e conoscenti e arrivare a mettere like a persone sconosciute, nella parte della Home...sperando di ricevere in cambio minimo la metà dei "mi piace" dispensati. Cose che si facevano 10 anni fa su Facebook, ai tempi d'oro!
E con questo pensiero si torna alla Patologia di "Dorian Gray", mostrare la parte che si ritiene "BELLA", nascondendo tutto un mondo interiore "VUOTO".
Non sentitevi in colpa e soprattutto evitate di negare di essere affetti da questa Patologia. Tranquilli...siete in ottima compagnia!
Chiara Del Vecchio
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