Photo credits: @tamarawilliams1 via Instagram Tutti noi abbiamo desiderato, almeno una volta, arcate sopracciliari rigogliose, folte abbinate a ciglia lunghe degne di una vera cerbiatta, specie da quando sono tornate -finalmente- di moda sopracciglia più naturali, piene, lontane dalle linee più sottili ed artefatte che caratterizzavano quelle sfoggiate nei primi anni duemila. Tanti sono infatti i trattamenti che le riguardano, quali microblading, dermopigmentazione, laminazione e tanti i trend che le coinvolgono, tutti atti a valorizzarle al massimo migliorando così di conseguenza l'aspetto generale del viso. Purtroppo però, allo stesso modo sono tante le persone che per andare incontro alla tendenza del momento si sono fatte sopraffare dalla mania dello "spinzettamento" minando permanentemente alla normale crescita del pelo e raccogliendone ora le inevitabili conseguenze. Esisterà un modo per ovviare a tale problematica? La risposta è forse, ed è quel che c'è di più lontano dalla moltitudine di trattamenti estetici che il mercato offre. Vi è un antico rimedio della nonna, noto probabilmente per altri meriti, che sembrerebbe elargire miracoli per quanto riguarda la crescita eccezionale di ciglia e sopracciglia ma che è stato capace anch'esso di dividere le opinioni rispetto la sua effettiva efficacia in ambito: stiamo parlando del conosciutissimo olio di ricino, niente di più che un olio vegetale ricavato dalla spremitura a freddo degli omonimi semi, dalle stupefacenti -no, non in quel senso- proprietà altamente nutrienti, ricco di acido ricinoleico ossia un acido grasso insaturo il quale è il principale responsabile dei conclamati benefici. Per semplificare, esso agisce sui bulbi piliferi stimolandone direttamente la crescita, contribuendo quindi ad infoltire e rafforzare ciglia, sopracciglia ed anche capelli! Nel caso di questi ultimi l'olio di ricino ne avvolge il fusto con uno strato protettivo che restituisce non indifferente luminosità, rimediando anche alla incresciosa presenza di forfora. Tra le altre proprietà benefiche dell'olio di ricino si riconoscono quella nutriente, quella emolliente, che lo rende adatto ad essere sfruttato per prodotti destinati a viso e capelli, così come quella antiossidante, ed infine qualità antinfiammatorie, antimicrobiche e persino antidolorifiche. Ciò che, come dicevamo prima, divide l'opinione generale è che pare non vi siano fondamenti scientifici che attestino l'autentica azione di tale sostanza sulla crescita dei peli, ma visti gli svariati pregi elencati poco fa vale decisamente la pena concedere all'olio di ricino quantomeno il beneficio del dubbio, data anche la sua origine del tutto biologica ed il prezzo non troppo elevato. Ma quindi, dov'è la fregatura? Eh si, la malfidenza è una brutta bestia, ma a volte necessaria, quando si parla di trattare zone delicate come quella perioculare. Occhio -in senso figurato ma anche letterale- dunque solo ad applicare il prodotto in modo contenuto e circoscritto alle aree desiderate, per evitare che finisca all'interno del bulbo oculare causando fastidiosi pruriti, gonfiori ed arrossamenti facilmente scongiurabili. Come si applica? Per applicare l'olio di ricino è consigliabile utilizzare uno scovolino atto alla stesura del mascara, di quelli usa e getta disponibili in commercio, ma anche uno vecchio accuratamente pulito e disinfettato andrà benissimo, alternativamente va benissimo anche un cotton fioc o un pennellino. Meglio riservare il trattamento al momento prima di andare finalmente a letto, così che il prodotto abbia un maggior quantitativo di tempo per agire.
Sara Iaccino
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