Ogni volta che pensiamo che il sistema patriarcale e misogino non possa più stupire, prontamente ci dobbiamo ricredere, perché sembra non esserci limite alla violenza che possiamo subire. Se gli episodi di violenza brutale e manifesta colpiscono alcune, la minaccia di violenza come strumento di controllo sociale agisce su tutte, attraverso la paura costante che episodi simili possano succedere anche a noi, in qualsiasi luogo e momento.
E se dovesse succedere il peggio, nessuno ci crederebbe, perché il patriarcato si concretizza e manifesta anche nelle istituzioni giudiziarie, attraverso la vittimizzazione secondaria. Le nostre foto vengono diffuse senza consenso, ci viene detto che siamo delle poco di buono, oppure che siamo troppo brutte per essere stuprate; oppure ancora che, il consenso è stato mal interpretato, che non abbiamo urlato abbastanza o la palpata era breve.
Ognuna di queste sentenze, mostra chiaramente che nel sistema in cui siamo immerse, le vittime non hanno il diritto di raccontare la propria storia. In questo sistema, chi denuncia è e sarà sempre una minaccia per lo status quo, perché porta alla luce la violenza intrinseca del patriarcato e per questo deve essere messa a tacere, la sua esperienza deve essere svalutata, svilita e il corpo deumanizzato.
Questi tipi di verdetti non sono altro che una forma di controllo sociale e servono a convincere che la responsabilità della violenza subita è sempre e solo "nostra". Perché se una metà della popolazione deciderà e pretenderà il sesso a qualsiasi condizione, l'altra metà non è solo responsabile del proprio corpo e comportamento ma anche di prevedere e prevenire gli impulsi degli uomini.
E' solo grazie al nostro essere "brave" (qualsiasi cosa significhi) , che la società non degenererà in uno stupro collettivo. In un contesto simile, far sentire la nostra voce è davvero la cosa più sovversiva che possiamo fare per conquistarci il diritto di avere GIUSTIZIA, si raccontare la nostra storia ed essere riconosciute per ciò che siamo: NON CORPI DA VIOLENTARE MA PERSONE.
Se una ragazza/donna dice NO...vuol dire NO. Se vedete un'amica o una conoscente ubriaca aiutatela o contattate persone che la conoscono. L'unica cosa da fare quando si è con una ragazza ubriaca, cari maschietti, è quella di riportarla a casa.
Io sono mamma di un bambino e mi sento presa in considerazione in questo discorso. Care mamme, insegnate l'educazione e il rispetto verso le donne. Non bisogna far passare il messaggio "Proteggete le vostre figlie"...direi più "EDUCATE I VOSTRI FIGLI".
I ragazzi di oggi sono viziati, annoiati e stupidi. Hanno genitori che li accontentano in tutto, che pur di non sentirli li assecondano e fanno finta di non sentire e vedere determinati campanelli di allarme.
D'altro canto...mandare in giro le proprie figlie in giro con "pezzi di stoffa" che coprono il minimo indispensabile non è di certo una buona idea. Non fateci sentire la solita frase "il corpo è mio, io posso uscire anche nuda, sono gli uomini che non devono toccarmi".
Perchè come ci sono ragazzi cattivi...ci sono anche ragazzine smaliziate minorenni che provocano uomini adulti.
Se avessi una figlia di 15 anni, non la manderei fino alle 2 di notte in giro ad ubriacarsi. SEMPLICE.
Mettere al mondo i figli, non è obbligatorio. Fare i genitori è il compito e lavoro più difficile.
L'educazione sessuale dovrebbe essere imposta in tutte le scuole, per salvare il salvabile, che in casa non viene effettuato o impartito! Ma non una volta l'anno, tutte le settimane. Più se ne parla, meglio è.
Il team di IdeeBeauty ama dar risalto alle imprenditrici Donne. Questo mese vogliamo puntare i riflettori, dar rilievo e spicco all'iniziativa ideata da una parrucchiera, nota Coiffeur dei Castelli Romani, a Castel Gandolfo: Eleonora Rossi. Neanche a dirlo, si affida al suo Team interamente al femminile. Alessandra, sua madre e suo braccio destro, appoggia la figlia in questo suo cammino, con l'aiuto di Rossana, parrucchiera e amica!
Eleonora Rossi, proprietaria del salone "Eleonora Hair Stylist" di Castel Gandolfo, ha dato il via ad una iniziativa contro la violenza sulle donne, con uno slogan che lascia ben poco all'immaginazione ed interpretazione maschile: "SOLO DAL PARRUCCHIERE ABBASSO LA TESTA".
Eleonora, come in tutti i saloni, vede tante donne e sente tante storie. Nasce così l'idea di creare un # con questa frase di grande impatto. Il salone di parrucchiere è un angolo sicuro, un posto dove le donne si sentono al sicuro e rilassate.
Dovremmo sentirci così tutti i giorni, a tutte le ore della giornata in qualsiasi luogo della nostra città.
Eleonora ha deciso di far installare nel suo negozio uno stand proprio dedicato a questa importante battaglia, all'entrata e ben visibile!
Speriamo di vedere questo stand in tutti i saloni d'Italia, facciamo sentire la nostra voce. Fate come Eleonora e schieratevi, non c'è perdono per un uomo che osa alzare le mani su una donna.
Diciamo BASTA agli Stupri e Femminicidi!
Chiara Del Vecchio
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